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FINALITA' E DIDATTICA DEL PROGETTO

Il progetto Mali consente di mettere insieme le esigenze di impegnare la scuola in un percorso che, per le sue caratteristiche di essere proposto da una Associazione Culturale, si presenta esterno alla scuola. Il rischio è di incorrere nella progettazione di attività puramente promozionali, dove gli alunni rimangono soggetti passivi di decisioni e prassi che, seguendo un iter predefinito, li escludano dal processo di conoscenza.

L'inserimento del progetto nella progettazione disciplinare delle singole classi consente di coniugare gli obiettivi del progetto con quelli di apprendimento.

E' un traguardo che conduce verso una graduale acquisizione delle competenze di cittadinanza, per far sì che gli alunni siano veramente protagonisti nella propria società e nel proprio tempo.

Questo processo, inoltre, risponde anche all’esigenza di condividere con altri docenti dei setting di lavoro strutturati, ma allo stesso tempo flessibili ed aperti, su cui avviare scambi e confronti, pur tenendo ferma la convinzione che i processi di insegnamento-apprendimento sono sempre situati e non possono prescindere da uno specifico contesto spazio-temporale.

Nel tempo della “società liquida” è opportuno infatti chiedersi quali siano le scelte e le azioni per consentire apprendimenti che sviluppino competenze, atteggiamenti, valori e che considerino il proprio “essere persona” come elemento attivo e consapevole in una realtà che spazia dal micro al macro, dal locale al globale. Dobbiamo considerare il modo di affrontare il mondo come lo sviluppo di un sistema “ibrido” dove concorrono elementi di sceneggiatura, una morfologia sociale riconducibile a categorie generali, una terminologia comune. In questo sistema di rappresentazione del mondo i ruoli sono per lo più delegati e l’appartenenza non è un concetto stabile. Essa cambia a seconda delle routine interne di un contesto, degli attori coinvolti, delle richieste e motivazioni all’agire. Intervenire nel sistema di contesto significa avviare processi sociali per la costruzione di appartenenze plurime. E’ in questo campo che la pratica didattica riesce ad intrecciare e costruire quel nodo di relazioni che consente la formazione del senso di responsabilità e l’assunzione di ruoli attivi in un contesto sociale, dove la ricerca di un significato nell’agire individuale e collettivo mira alla convergenza per costruire l’essere come cittadino.

Il Progetto Mali rappresenta un’ importante risorsa per la scuola, in quanto coinvolge la totalità degli alunni e dei docenti; inoltre riesce a coniugare diverse esigenze, consentendo la realizzazione di una serie di attività a carattere linguistico – espressivo e di ricerca d’ambiente, oltre che naturalmente di educazione interculturale e di cittadinanza attiva.

 

Permette delle attività di scambio tra bambini africani  e bambini italiani, consentendo a questi ultimi di avvicinarsi al concetto di solidarietà.

Il progetto infatti costituisce un aiuto concreto per il villaggio, ma rappresenta anche un’opportunità in più per i nostri bambini: la possibilità di imparare a crescere con maggior consapevolezza, apprezzando ciò che possediamo e riconoscendo l’esistenza di realtà meno fortunate che hanno diritto alla nostra solidarietà.

LE PAROLE DEI BAMBINI

ARTICOLI STAMPA LOCALE
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Un giornalista in classe
Un giornalista in classe