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CLASSE 3^

LA SCUOLA OGGI: PERSONAGGI

ENTRATA

 

Ore 8.25: eccoli qua

i 18 della 3 A!

Ingresso, atrio, a destra, prego voltare qui,

avanti diritto ALT! Fermi qui!

Il gruppo arriva a metà corridoio:

l'andatura è sbandata

e la faccia ancora assonnata...

 

 

Mah, uno o due minutini ...

si chiacchiera, si scambiano giochini

figurine e ogni sorta di pupazzini,

si racconta l'ultima avventura

e si prendono accordi per la partita futura.

E intanto il berretto rimane in testa

e lo zaino appeso alle spalle resta!

A PRANZO

 

 

L'ingresso è rumoroso, non si può negare:

L'assalto alla sedia non si riesce a controllare!

Una volta seduti, vicino all'amico preferito,

si aspetta il piatto e il buon appetito

 

 

E quando è servita la minestra,

cominciano le trattative con la maestra:

- Se mangio mezzo maccherone,

posso lasciare lì il polpettone?

 

 

 

Mi piace la pizza, ma non la mozzarella,

nella pasta non vorrei la besciamella.

La fettina la gradisco solo se impanata,

di verdura mangio giusto l'insalata.

 

 

 

 

Questo non mi piace quello non mi va...

Aiuto! Basta così! Abbiate pietà!

Viva la faccia dei bambini contenti,

che guardano placidi gli inappetenti,

mangiando con gusto il loro pranzetto

e tirando su col pane tutto il sughetto!

IL LAVORO IN CLASSE

 

Ah, siamo in classe finalmente!

Zitti, seduti e aprite la mente

perchè adesso si lavora e seriamente!

matematica, italiano, storia, geografia,

scienze, grammatica...quante materie mamma mia!

I nomi, il soggetto e il predicato, le divisioni,

i fiumi, i mari e i monti, le 4 operazioni...

Certo che questi bambini ne hanno di cose da imparare

e perciò bisogna essere indulgenti se capita di sbagliare!

Il compito è pieno di errori? Suvvia quando c'è la fantasia,

ci può scappare qualche errore di ortografia!

E nei problemi, fra tanti numeri, se prendi quello sbagliato

il risultato è solo un po' errato...

Qualche piccolo inceppamento nelle interrogazioni, ohibò,

può succedere a tutti, non siamo mica robot!

 

 

E in quanto al disordine, perchè ci lamentiamo?

Ma perchè non ci ricordiamo

che qualcuno ha detto, tempo fa,

che il disordine è dei geni, va mo là!

Stiamo scherzando, naturalmente: i bambini vengono a scuola per imparare

e le maestre li aiutano a crescere e a maturare.

La sgridata è doverosa ai più disattenti,

l'incoraggiamento ci vuole per quelli più lenti

e l'errore va sempre corretto,

ma per tutti non mancheranno mai attenzione e affetto.

 

L'INTERVALLO

 

A vederli uscire, dopo mangiato,

si nota uno spettacolo inaspettato.

Il gruppo si disperde in libvertà:

chi salta, chi gioca, chi corre qua e là...

Comincia la partita quotidiana:

scatta, crossa, smista, tira a rete il pallone...

rete?...Veramente è lo spazio tra una felpa e un maglione!

E quando la pausa del pomeriggio è terminata

e si deve tornare in classe a finire la giornata,

risuona nel giardino affollato il richiamo forte e prolungato

ripetuto a mò di cantilena

perchè raggiunga tutti, come una sirena:

terza in classeeeeee, terza in classeeeeeee